venerdì 26 ottobre 2012

Il Pane Dolce del Sabato

Da quando ho scoperto l' MT Challenge, direi da un mese, (e mi sembra di essermi persa troppo tempo!!!) mi e' venuta subito  la voglia di partecipare a questa  sfida culinaria! 

Per me e' una cosa stupenda perche' ti da la possibilita' grazie alla sfida, appunto, di buttarti all'avventura di nuove ricette, senza pero' dimenticare che ci sono delle regole da rispettare..... ti mette a confronto con le  "amiche cocineras" per trarre spunti e idee nuove.

Insomma io mi butto.... sperando di non fare figuracce ma sono qui per apprendere  da chi sa piu' di me
poi sbagliando s'impara! Almeno spero ;-)


Comincio questa mia prima esperienza con la ricetta di  Eleonora, il Pane Dolce del Sabato, che ci porta nell' affascinante mondo della cucina ebraica.
Mi ha riportato alla mente quando da piccola il mio babbo mi portava a fare "una giratina" alla Sinagoga di  Firenze, in via Farini con la sua splendida cupola verde acquamarina immersa in un incantato giardino orientaleggiante.......




Un luogo  dove si respira un aria molto particolare, spirituale di grande silenzio e ritualita'.

Piu' recentemente sempre insieme al babbo, ma questa volta c'era anche il marito, abbiamo visitato il Museo Ebraico nello stesso edificio che ripercorre la storia degli ebrei a Firenze, e la storia del "ghetto" con plastico che  ricostruisce proprio quel quartiere poi scomparso definitivamente con i lavori di risistemazione della citta' a fine dell' 800.

Questa ricetta per me e' stata molto divertente, anche se  non sono molto portata per i lievitati (sono sempre dell' idea che gli trasmetto la mia ansia  e non lievitano mai abbastanza!). 


Ingredienti

250 gr farina 
1 uovo
50 gr zucchero 
10 gr di lievito di birra
62,5 ml di acqua tiepida
62,5 ml di olio evo
5 gr di sale
50 gr di uva passa
1 tuorlo + 1 cucchiaio di acqua per spennellare
semi sesamo o papavero

in forno a 180/ 200 gradi  per circa 15/20 minuti.

Per la esecuzione  ho seguito minuziosamente i passaggi  della ricetta di Eleonora:

ho setacciato la farina, a cui ho aggiunto il lievito precedentemente sciolto nell' acqua tiepida (che aveva  riposato per 10 minuti anche con un cucchiaino di zucchero). Mescolato poi farina, sale e zucchero e poi aggiunto il lievito; a questo punto si  inizia ad impastare e dopo aver versato l'olio si incorpora l'uovo e si finisce  di lavorare fino a che l'impasto non si stacca dalla ciotola.


Fare lievitare per almeno 2 ore.


Prendere la massa, sgonfiarla, dividerla in tre parti uguali che si stendono su un piano infarinato fino a formare dei rettangoli lunghi circa 35 cm e larghi 15. Spargere l'uvetta sui rettangoli di pasta e richiuderli sul lato piu' lungo.

A questo punto si unisce i tre capi e si fa una treccia che lasciamo lievitare per altre 2 ore  adagiata sulla leccarda unta di olio.







Infine si spennella il pane con il tuorlo e il cucchiaio di acqua, si aggiunge i semi di sesamo e si inforna a 180 gradi per circa 15 minuti!


E alla fine ecco questo pane profumatissimo!
A dire la verita' a me si e' un po' abbronzato...... ;-)




Io ho seguito la ricetta identica, anche per il ripieno, a quella di Eleonora che mi ispirava molto.
Il pane e' durato pochissimo lo abbiamo spolverato in tempi ultrarapidi.


Con questa ricetta partecipo alla sfida di ottobre dell' MTC di menuturistico



6 commenti:

  1. cara Ilaria ricambio con piacere la visita e ti faccio i complimenti per il tuo pane del sabato, ricetta che ha ci unito in molte! Matisse è bellissimo! Baciotti e ronron Helga e Magali

    RispondiElimina
  2. ti è venuto benissimo, ilaria. non mi sembra proprio che questi lievitati non ti riescano, questo pane dello shabbat ha dato problemi a un sacco di cuoche esperte.
    benvenuta nel club!
    un bacione
    gaia

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo con Gaia! non mi sembra tu abbia problemi di sorta! Bella treccia soffice e golosa, Ilaria. Buona giornata
    Dani

    RispondiElimina
  4. Grazie Daniela mi fa molto piacere! ora mi emoziono.....
    Buona giornata anche a te

    RispondiElimina
  5. A me pare che almeno questo lievitato ti sia venuto benissimo. Grazie di aver usato la ricetta originale per filo e per segno, anche per il ripieno, un bel segno di fiducia che apprezzo tantissimo.

    RispondiElimina
  6. Mi fa molto piacere che tu lo abbia notato Eleonora, a me e' sembrato naturale seguire questa ricetta così importante da un punto di vista religioso, per filo e per segno :-) e poi è' davvero buonissima!
    Grazie ancora per questa splendido pane, a presto!

    RispondiElimina