venerdì 26 aprile 2013

Chili con carne con alubias de Tolosa e talos di mais



Questo mese la sfida dell'MTC è stata vinta da Anne che con la sua ricetta ci sta facendo fare il giro dell'America in lungo e in largo visto che si tratta del  Chili con carne.
 Mi sono molto divertita nel preparare il Chili perche' anche se per me era la prima volta, qui nei Paesi Baschi ho trovato tanti ingredienti provenienti dalle Americhe, come si diceva un tempo, e mi sono immaginata qualche marinaio basco che si fosse imbarcato insieme a Cristoforo Colombo quando il nostro navigatore genovese (tra l'altro contesoci dagli spagnoli che ne reclamano le origini...e non solo)  partì alla volta delle Indie grazie ai finanziamenti degli  sponsor dell'epoca, i re di Castiglia e di Aragona e in particolare alla regina  Isabella di Castiglia che benedisse la spedizione per la via delle spezie.
Bisogna dire che anche se Colombo ebbe qualche problemuccio con la bussola e non raggiunse mai le Indie la fortuna volle che si ritrovo' niente popodimenoche in America, dove furono scoperti una quantità di alimenti ignoti a noi europei come il mais, la patata, i peperoni, i pomodori, la cioccolata ....che cambiarono definitivamente la nostra cucina. 

A dire il vero prima che la nostra cucina e i nostri cuochi imparassero a cucinare con questi nuovi prodotti ce ne volle di tempo ma oggi chi si immaginerebbe una cucina senza le patate e i pomodori per esempio? I miei amici spagnoli non potrebbero gustarsi le loro super tortillas senza le patate e noi italiani una parmigiana senza i pomodori ce la potremmo immaginare?

Ma tornando al "mio "chili con carne mi sono mantenuta piuttosto sulla ricetta di Anne con 2 tipi di peperoni  poco piccanti ma saporiti utilizzando degli ingredienti tipici del Pais Vasco ma che hanno un'origine totalmente americana come:

- Pimientos choriceros, peperoni essiccati dolci che si trovano anche nella Rioja e in Navarra.e vengono utilizzati con la carne ma anche con il pesce. Vanno messi a mollo in acqua per farli rinvenire e poi si utilizza solo la polpa. 

-Pimientos del piquillo, peperoni piccoli, cosi chiamati perche' finiscono a forma di becco che si mangiano grigliati e poi pelati. Io ne avevo un barattolo regalatomi dal mio vicino di casa con i pimientos gia' grigliati e pelati ;-)

- Talos di farina di mais, cioè dei pani semplicissimi fatti con aggiunta di acqua che accompagnano normalmente il chorizo il"salame"spagnolo. Qui sono tipici durante la Feria di San Tommaso il 21 dicembre insieme a un buon bicchiere di sidro. 

-Alubias sono stati il mio contorno e provengono da Tolosa una cittadina dei Paesi baschi nota per la produzione di questo fagiolo scuro di 2 tipi uno nero e l'altro rossastro di cui i baschi vanno pazzi. 

E ora non mi resta che presentarvi la ricetta

Chili con carne y alubias de Tolosa y Talos 

Ingredienti
per 2 persone


Ricetta modificata dal libro "Grandi piatti del mondo"del Carrier.

-500 g di zancarron (taglio che corrisponde al nostro garretto o stinco)
-3 pimientos choriceros
-6 pimientos del piquillo 
-3/4 spicchi di aglio tritati
-1 cipolla tritata
-1 cucchiaino di origano
-1 cucchiaino di paprica dolce
-2 foglie di alloro
-olio evo
-sale e pepe nero
-250 g di fagioli di Tolosa lessati

per i talos
-200 g di farina di mais
-acqua calda circa mezzo bicchiere
-sale 

Come consiglia Anne la cottura della carne e' preferibile farla il giorno prima!

Prima di tutto ho messo a rinvenire i pimientos choriceros per circa 1 ora in 1 bicchiere di acqua calda
nel frattempo ho tritato cipolla e aglio e li ho fatti appassire in olio a fuoco medio in un tegame con fondo spesso, poi ho aggiunto lo zancarron tagliato in cubi  di circa 2/3 cm e l'ho fatto saltare a fuoco vivo per qualche minuto.
Quando i pimientos choriceros sono pronti si preleva la polpa con un coltello e si butta la pelle; ho tritato al mixer questi peperoni + quelli del piquillo + il bicchiere di acqua (dove i pimientos choricero avevano rinvenito). 

Ottenuta così una salsa di peperoni l'ho aggiunta alla carne con l'origano, l'alloro, la paprica e il sale e ho fatto cuocere a fuoco basso per circa 1 ora e mezzo.
Devo dire che la carne è venuta molto morbida senza cuocere poi così tanto...

Gli Alubias invece sono stati in ammolo per circa 8 ore e poi li ho semplicemente lessati per circa 1 ora con aggiunta di 1 foglia di alloro poi ho spento e salato.

Per i talos ho avuto la ricetta dalla mamma di una amica basca eccola:

in una ciotola mescolare la farina di mais (che è finissima) con mezzo cucchiaino di sale e aggiungere acqua bollente poco a poco, io ho scritto mezzo bicchiere ma bisogna un po' andare ad occhio perchè dobbiamo formare un impasto liscio e duro molto compatto che si suddivide poi in 4 palline che si avvolgono nella pellicola e si lasciano riposare per 1/2 ora.
Dopo il tempo di riposo le palline si schiacciano rigorosamente con il palmo delle mani  fino a formare dei dischi  del diametro di 16-18 cm, alti poco meno di 1 cm (bisogna fare attenzione perche' il composto tende a spaccarsi) che si cuociono uno per uno in una teglia antiaderente a fuoco alto senza olio per circa 4 minuti per lato.

Insomma grazie ad Anne e alle amiche dell'MTC per avermi fatto scoprire questo nuovo piatto che sicuramente ripetero ;-)!!!


Ah dimenticavo visto che si tratta di cibo dei cowboy il mio pensiero va ai film di Sergio Leone con i suoi spaghetti western, alle splendide colonne sonore di Ennio Morricone e a Clint Eastwood il mio cowboy preferito a cui avrei cucinato con mooolto piacere questo chili con carne.....

Con questa ricetta partecipo alla sfida di Aprile dell'MTC




lunedì 15 aprile 2013

Radiatori spenti e carciofi



Questa foto davanti all'oceano su un bel prato di margherite e' prima di Pasqua (non si vede la sottoscritta spaparanzata sopra!) e non faceva certo presagire che dopo due giorni la temperatura calasse vertiginosamente fino a far nevicare anche sulle montagne intorno. Ma non solo, oltre a questo cambiamento metereologico anche il mio umore non ha avuto la meglio anzi ero piuttosto imbufalita per che' lo confesso sono metereopatica e parecchio. In piu' la mia cara nemica "cistite" si e' ripresentata perche' ormai pare non possa piu' fare a meno di me, alzando notevolmente i livelli di inca--amento diciamolo pure! 
Quindi per riassumere, tra il tempo che faceva pensare di essere piu' intorno a Natale che a Pasqua e le mie scocciature delle "basse vie" si e' aggiunta anche una cervicalgia fulminante scoppiata di notte che ancora mi porto dietro!

Adesso scrivo tutto questo da Firenze perche' nel frattempo sono venuta qui e finalmente questa foto ha un senso perche' anche nei Paesi Baschi e' arrivato un caldo incredibile...... comunque la mia cervicalgia continua tanto che sembro un burattino da come muovo il collo!

Ma finiamola qui con le lamentele e propongo un piatto semplice ma per me gustosissimo la pasta con i carciofi.


Radiatori con i carciofi
per 2 persone
-5 carciofi
-1 limone
-olio evo 
-3/4 spicchi di aglio in camicia
-prezzemolo (che io non avevo quindi non ho messo)

Qui bisogna veramente amare i carciofi perche' la cosa piu' noiosa e' proprio quella di pulirli ma io che non ne posso fare a meno ormai non me me accorgo neanche piu'



Puliti i carciofi si mettono gia' tagliati sottili in acqua e limone per 5 minuti e si fanno saltare in poco olio in una padella dove mettiamo anche gli agli. Importante e' non friggerli ma dargli un po' di colore e quando necessario aggiungere un po' di acqua il tutto a fuoco vivace.
Saranno cotti quando una forchetta entrera' bene nel carciofo
Si fanno cuocere i radiatori e si scolano e si mettono direttamente nella padella a saltare per 2 minuti.
poi si impiatta e il pranzo e' servito.




martedì 2 aprile 2013

Pizza delle meraviglie


Sono sempre stata un'amante della pizza, quella bella croccante con la mozzarella filante, il bordo un po' alto, ben cotta ma non troppo, altrimenti si rischia di mangiarla sbruciacchiata. Senza tante aggiunte sopra, prediligo infatti una bella pizza margherita che se fatta con ingredienti di primissima qualita' innanzitutto  una buona salsa di pomodoro con i pomodori saporiti e maturati al sole davvero, una ottima mozzarella fior di latte, foglie di basilico fresco e un super olio extravergine secondo me e' il top, e' uno dei piatti piu buoni che ci sia .
Arrivati qua i primi tempi ci siamo messi alla ricerca di qualche pizzeria italiana ma visto che di italiano c'era ben poco abbiamo deciso di provare quello che offrivano le pizzerie o ristoranti/pizzeria locali....
la delusione e' stata scioccante perche' ci siamo visti servire di tutto di piu' come per esempio pizze di diametro 22/24 cm con la pasta surgelata e con sopra abbinamenti inqualificabili tipo pollo ananas e gorgonzola che oltre a sfidare le leggi della digeribilita' mette a dura prova i palati piu' temerari!!
-l'ultima volta ci siamo imbattuti in un pizzeria che nel menu' del giorno proponeva addirittura il calzone....  altro non era che una triste pizza  (naturalmente surgelata!) ripiegata in due.... beh che dire non si finisce mai di stupirci!!! 
Quindi delusi dall'aver scoperto che per quanto riguarda la pizza qui, e' meglio evitare alla grande, abbiamo deciso di buttarci all'avventura con la pizza casalinga che comunque seppur buona, con la pasta fatta lievitare a modino, non ha mai niente a che vedere con quella della pizzeria.

Ma il destino ci ha riservato una splendida sorpresa perche' mi sono imbattuta nel blog di Vittorio altro italiano all'estero (ma piu' lontano di me) che figlio di fornai, spiega con grande cura e accompagnato da video dettagliatissimi come preparare la pizza in casa con la pietra refrattaria. 

Devo dire che mi e' cambiata la vita e la pizza ;-)
Innanzitutto ho trovato a Bilbao la pietra in questione  poi mi sono munita anche di pala e il cambiamento e' stato incredibile

Pizza Margherita
Ingredienti 
per 2 persone

-300 g di farina 0
-1 cucchiaino scarso di lievito secco (ho usato spesso PaneAngeli Mastrofornaio, italiano ma anche lo spagnolo levadura de Panaderia Maizena)
-1 cucchiaio di olio evo
-1 cucchiaino di zucchero di canna 
-1 pizzico di sale 
-acqua q.b.
condimento
-salsa di pomodoro 
-mozzarella fiordilatte
-basilico fresco

preparazione massa
si prepara la pasta aggiungendo acqua in giusta quantita' in modo da ottenere una palla morbida ed elastica ma compatta. La lasciamo lievitare per circa 2/3 ore in un luogo riparato con un asciughino che la tiene al caldo e la copre perche' non si secchi
Dopo il tempo trascorso ri-lavoro la pasta e la divido in due palline che rimetto a lievitare per mezz'ora. A questo punto ricordarsi di mettere la pietra in forno...
Stendo la pasta preferibilmente con le mani  e la condisco nel mio caso con salsa di pomodoro mozzarella a pezzettini olio e origano di quello buono, perche' per il momento trovare il basilico fresco e' impossibile....
Cottura in forno
Prima di tutto si deve mettere la pietra al livello piu'alto nel forno, precisamente sotto il grill e farla riscaldare bene per circa 20 minuti a temperatura massima (funzione grill)!
Dopodiche' si abbassa la pietra di un livello per avere spazio di manovra sotto il grill e si inforna la pizza con l'aiuto della pala.Si fa cuocere per circa 5/6 minuti. 

E a questo punto non resta che assaggiare questa pizza delle meraviglie


Version en español:

Ingredientes para 2 personas

-250/300 g de harina 0
- 100g de masa madre o 1cucharadita de levadura seca (utilizo Paneangeli Mastrofornaio, desde Italia o levadura de Panaderia   Maizena, español que son parecidos)
-1 cuchara de mesa de aceite de oliva virgen extra
-1 cucharadita de azucar moreno
-agua 
-1 pizcla de sal
-salsa de tomate 
-mozzarella fior di latte (la encontro en los supermercados B&M)
-albahaca en hojas frescas
-aceite de oliva extra virgen

masa
si tenemos salsa casera claro que será mejor, igual yo uso el tomate triturado Carretilla que no tiene aceite añadido, y lo voy a cocer en un sarten unos 10 menudos con 2 dientes de ajos y un hilo de aceite para que pierda un poco de agua.

Para preparar la masa ponemos en un bol harina, levadura madre o seca, azucar, aceite, y la pizcla de sal y empezando con un poco de agua  trabajamos la masa. Seguimos añadendo agua y mezclando hasta cuando no se obtenga una masa elastica liza y bastante tierna. 
Dejamos  reposar por 2-3 horas si se trata de levadura seca y hasta 5/6 hora si se trata de masa madre. La masa bien cubierta con un trapo en un sitio  protegido del frio, como el horno. Cuando està lista (tiene que haber duplicado) la separo en dos y la dejo reposar por media hora mas.

En este momento hay que hornear la piedra y ponerla en el nivel mas alto del horno (debajo del grill) a la temperatura maxima con función GRILL. Así la dejamos calientarse por media hora). mientras se extende la masa con las manos y se pone primero la salsa de tomate, la mozzarella en trozos pequeños, aceite, sal, oregano y hojas de albahaca. 
cuando la pizza está preparada la horneamos encima de la piedra, con la ayuda de una paleta de madera y la dejamos cocer 5/6 menudos.

Y ahora rapido a comer la pizza ;-)


Vi voglio far vedere anche un'altra versione con carciofi e prosciutto cotto davvero goduriosa ;-)
Aquí debajo otra versión con alcachofa y jamón york...... estupenda 


domenica 24 marzo 2013

¡ Domenica delle Palme: Fideua' !



Questa domenica delle Palme sa proprio di primavera ed e' cominciata molto bene perche' stamani ho deciso di andare in chiesa a prendere l'ulivo benedetto anzi no perche' qui di ulivi non se ne parla proprio siamo circondati da eucalipti e abeti figuriamoci un po', quello che mi sono ritrovata tra le mani e' stato infatti un bel rametto di alloro, inaspettato ma che mi ha poi fatto capire come il detto "paese che vai usanza che trovi"sia verissimo infatti dietro casa mia c'e' un albero di alloro!! Noi siamo abituati ai cespugli in Italia ma qui gli allori li hanno lasciati crescere e questi sono i risultati...
Dicevo la domenica e' cominciata bene e poi e' proseguita ancora meglio perche' tornata a casa mi sono lanciata nella sfida culinaria del mese delle amiche dell' MTC la fideua', proposta dalla vincitrice di febbraio la catalana Mai che con la sua allegria e simpatia ci ha proposto un piatto tipico della sua terra la Cataluña appunto. Questa regione e' una delle piu' conosciute da noi italiani per nomi come Barcellona, Girona la Costa Brava citando solo alcuni dei luoghi che l'hanno resa famosa in tutto il mondo, e soprattutto per la tradizione culinaria. La Cataluña e' una terra dove si parla una lingua che non e' lo spagnolo o castigliano ma il catalano e che sta vivendo un impulso molto forte per rivendicare l'indipendenza dalla Spagna. Quando approdai a Barcellona come una delle tante turiste anni fa, ignara del mio futuro in Spagna, non colsi assolutamente  questa realta' cosi forte e radicata che mantiene intatte le proprie origini, la storia e le tradizioni di questa terra che rende i catalani un popolo unico e diverso dal resto della Spagna. E la Fideua' e' proprio uno dei piatti tipici della Cataluña che porta i colori e il calore del Mediterraneo. E' la prima volta che ho cucinato i fideos e mi sono piaciuti molto devo dire! E grazie a questa ricetta ripetero' presto la ricetta

 Fideua' alla basca con salsa romesco

Mi sono divertita molto a preparare la ricetta anche perche' spiegata alla perfezione in ogni dettaglio da Mai. In suo onore ho preparato questa  Fideua' con il bacalao (merluzzo) fresco che si trova  in questo periodo e con la salsa romesco che ho scoperto grazie a Ferran Adria'che non ha bisogno di presentazioni, e al suo libro La Comida de La Familia

Ingredienti per 4 persone
-500 g di baccala
-500 g di vongole
-400 g di fideos n 5 
-3 peperoni verdi (qui li chiamano pimientos verdes italianos!) 
-4/5 spicchi di aglio in camicia
-circa 10/15 pomodorini ciliegini
-1 bustina di zafferano
-olio evo

Salsa romesco 
-100 g di nocciole
-300 g di aglio = 3 teste di aglio circa
-1 kg di pomodori maturi
-2 fette di pane casalingo
-olio evo in abbondanza
-1 cucchiaio di aceto di mele
-sale q.b.

Brodo
-2 teste di sgombro
-pelle del baccala'
-1 carota 
-1 gambo di sedano
-1 pomodoro maturo
-1 foglia di alloro
-1 cipolla
-acqua e sale

Il giorno prima ho preparato la
 --->salsa romesco a la manera de Ferran: si mettono in forno ad arrostire i pomodori e le teste di aglio per circa 45 minuti a 200°C. Si spellano i pomodori togliendogli anche i semi e con le mani si schiacciano gli agli in modo da recuperare in una scodella la crema di aglio che si viene a formare. Si pone il tutto con le fette di pane tostate precedentemente in forno e le nocciole (Ferran diceva di friggerli entrambi ma ho preferito stare piu' sul leggero!) nel mixer e si frulla ben bene poi si aggiunge l'olio  e l'aceto e si regola di sale!Viene una salsa compatta ed omogenea
--->brodo: metto tutti gli ingredienti in una pentola con circa 1 litro di acqua e si cuoce per circa 40 minuti.

Il giorno dopo in una teglia capiente:
--->per prima cosa si tostano i fideos con un po' di olio. Fare attenzione che non si brucino il tutto deve  avvenire  piuttosto velocemente. Si tolgono 
--->si aggiunge 1 filo di olio e si saltano a fuoco vivo i peperoni verdi tagliati a cubetti
si tolgono
---> si aggiunge i pomodorini e si saltano anch'essi per qualche minuto e poi si tolgono
--->si aggiunge un filo di olio e aglio e si cuoce a fuoco vivo per circa 5 minuti il baccala' tagliato a tocchetti e si  sala. Poi si toglie
--->si mettono le vongole con un filo di olio e 1-2 spicchi di aglio si copre e si cuoce. In 5 minuti su aprono le vongole si filtra il liquido che conservo per dopo insieme alle vongole.
--->ora si aggiunge 2 romaioli di brodo e lo zafferano poi si buttano i fideos e via via controllando i tempi di cottura (per i miei fideos erano di circa 15 minuti) si aggiunge altro brodo poco a poco. A meta' cottura ho messo i peperoni e 5 minuti prima ho aggiunto anche il baccala'. L'ultimo minuto ho messo le vongole e i pomodorini.



nel tegame non si vedono i fideos perche' sono coperti dal condimento!!!
La cottura dei fideos e' venuta perfetta  ma li ho cotti meno del tempo di cottura che proponevano!
 Buen Provecho!



  Con questa ricetta partecipo a




lunedì 11 marzo 2013

Pintxo n° 2: pulpo a la mi manera


Lo scorso venerdi' sono stata al campus universitario di Leioa e sono rimasta a bocca aperta quando  il mio sguardo ha incontrato questo racconto di Gabriel García Márquez affisso sui muri della Biblioteca appena ristrutturata!  Mi ha colpito e fatto riflettere molto
Un inno alla vita...semplicemente.


El drama del desencantado

...el drama del desencantado que se arrojó a la calle desde el décimo piso, y a medida que caía iba viendo a través de las ventanas la intimidad de sus vecinos, las pequeñas tragedias domésticas, los amores furtivos, los breves instantes de felicidad, cuyas noticias no habían llegado nunca hasta la escalera común, de modo que en el instante de reventarse contra el pavimento de la calle había cambiado por completo su concepción del mundo, y había llegado a la conclusión de que aquella vida que abandonaba para siempre por la puerta falsa valía la pena de ser vivida.


Adesso vi propongo la seconda ricetta di pintxos per il contest di Arricciaspiccia!
Per utilzzare la composta di fichi della Prunotto ho rivisitato il polpo alla gallega dei miei dirimpettai galiziani (anche se di mezzo ci sono la Cantabria e le Asturie...) che spero non se l'abbiano a male ;-) ma visto che al supermercato vicino casa si trovano con estrema facilita' in vendita polpi gia' lessati ne ho approfittato subito!

Ingredienti per 4/6 pintxos
-2/3 tentacoli di polpo lessato
-2 patate pelate
-3/4 bacche di cardamomo
-1 pezzetto di stecca di cannella
-mezzo cucchiaino scarso di cannella in polvere
-1 scalogno piccolo 
-1 cucchiaino di zucchero di canna
-2 cucchiaini di composta di fichi Prunotto

 Si mettono a lessare le patate pelate con le bacche aperte di cardamomo e il pezzetto di stecca di cannella, nel mentre si fa appassire a fuoco medio-basso lo scalogno tagliato a rondelle sottili a cui gli ultimi 3 minuti si aggiunge 1 cucchiaino di zucchero di canna per caramellarlo. A questo punto si mescola 2 cucchiaini di composta di fichi con lo scalogno caramellato e la cannella in polvere
Quando le patate sono pronte si tagliano a fette di circa 1,5 cm e si dispongono su un piatto, si salano e si gratta sopra un po' di noce moscata poi si mette sopra una fetta sottile di polpo e infine terminiamo con un cucchiaino abbondante della salsina fatta con la composta di fichi e lo scalogno.
Et voila'

Il pintxo e' servito 


Con questa ricetta partecipo al contest di Ema