domenica 22 aprile 2018

cake salato



Cake salato con peperoni e acciughe

ingredienti
-1 peperone rosso cotto in forno
-3 uova intere
-1dl di olio evo
-1dl di latte
-180g di farina 00
-1 bustina lievito per torte
-100 g parmigiano
-origano
-2 acciughe sottolio

E' una torta rapida e veloce  che si puo fare anche il giorno prima per poi gustarcela dopo 24h.
la ricetta e' di Cristiana una cara amica francese che ce l'ha passata ormai  vari anni fa'....e devo dire che a me piace molto perche non risulta ne unta ne pesante e il peperone se nn abbiamo voglia di metterlo in forno lo possiamo sostituire con i peperoni in scatola che qui nei paesi baschi sono molto popolari e si trovano facilmente...quindi ancora più veloce.
Questa volta ho sostituito il parmigiano con la feta greca che nn ci sta niente male forse e' un po più umida per' e' gustosa lo stesso.

Sbattere le uova con olio e latte poi aggiungere la farina precedentemente setacciata e il formaggio grattugiato, add un pizzico di sale, origano e il peperone tagliato a pezzettini piccoli.
Infine la bustina di lievito.
Versare meta' del contenuto in uno stampo rettangolare  di circa 20/22 cm unto con burro inserire le acciughe a pezzettini e infine altra meta dell' impasto.
Infornare a 180ºC per circa 45 minuti. Poi levarlo dal forno e lasciarlo freddare su una retina.


Ingredientes
-1 pimientos rojo asado en horno
-3 huevos
-1 dl de aceite de oliva virgen extra
-1 dl de leche
-180g de harina 00
-1 sobre de levadura royal
-100 g de parmesan
-oregano
-2 anchoas en aceite de oliva
esta receta nos la paso una amiga francesa Cristiana y a mi gusta muchísimo.
Si no tenemos tiempo para asar podemos utilizar los pimientos en lata de toda la vida, que se encuentran en un pispas aquí en el País Vasco.
Batir  los huevos con aceite y leche a la vez, luego añadir harina tamizada y el queso, esta vez he sustituido el parmesan con queso feta y me resultó muy rico igualmente.añadir una pizca de sal y orégano y el pimiento picado en trozitos .Al final la levadura.
Verter en un molde de 20/22 cm, untado con mantequilla una primera parte y ponerle por encima las anchoas picadas y acabar con la parte restante del compuesto.
hornear por 45 minutos a 180ºC .
Luego dejar enfriar sobre una rejilla



domenica 4 febbraio 2018

Si riparte!

Rieccomi a riprendere le fila di questo blog.... era da un bel po che non facevo capolino... ma mi mancava...beh senza tante chiacchere vediamo di riprendere che ne dite?
Da oggi  cercherò di scrivere un po’ di tutto non solo di ricette di cucina!!

Ricominciamo con la capitale, anche se qui in Spagna la parola capital non significa capitale come da noi in Italia.... insomma qui si chiamano capital tutti i capoluoghi di regione per farla breve...così non si litiga nessuno :-)))


Ho deciso Madrid mi piace!
Madrid è una città con tante facce, che si scoprono poco a poco perché dopo la prima visita nel 2012, ci sono ritornata altre tre volte, e mi ha colpito sempre di più. Diciamolo pure, a me la prima volta non mi è piaciuta per niente perché  indirizzata come tutti nella zona turistica mi sono ritrovata circondata da orde di“barbari” mescolati ad artisti di strada in quantità industriale, in strade ben piuttosto sudice e quello che mi colpì fu soprattutto la moltitudine di gente che quasi ti soffocava.
Questa volta come la precedente, al contrario ho potuto apprezzare il particolare, le callejuelas infinite, le tante cose che si possono fare, la varietà incredibile di ristoranti che ci sono, come la scelta ampissima di spettacoli teatrali e musical per tutti i gusti ....ma proprio per tutti!!poi cominciano a prendere forma  i tantissimi quartieri che creano effettivamente, come un puzzle il carattere della città. 
In uno dei quartieri più “in, Chamberí, abbiamo visitato la casa museo Sorolla, un luogo incantato dove visse nei primi del novecento, il pittore Joaquín Sorolla con la famiglia. 


Casa che egli stesso progettó con amore in ogni particolare sia negli interni che esterni dove ci accoglie all’arrivo un magnifico giardino in stile andaluso con le piastrelle colorate chiamate “azulejos”, provenienti dal barrio popolare Triana di Sevilla!



Questo museo per esempio secondo me, chiaramente passa in secondo piano rispetto al  museo El Prado o al Thyssen, anche perché meno conosciuto ma è senza dubbio un luogo da non perdere. Varcate le mura infatti già ti immergi nella luce dei quadri di Sorolla nel suo atelier passando per le stanze dove egli ha vissuto con i suoi cari e ha pensato e dipinto le sue opere. Insomma se passate da Madrid merita veramente.