domenica 25 settembre 2016

gnocchi di patate alla marinara


La mia voglia di cucinare in questo periodo è praticamente non pervenuta, pari a zero direi.....ma non potevo non mancare alla ripresa dell'MTC soprattutto con la sfida degli gnocchi lanciataci da Annarita del fantastico blog Il bosco di Alici!
Io adoro gli gnocchi e ho imparato e continuo a farli con una ricetta per me perfetta che è quella del mitico Pellegrino Artusi. Questa volta ho sperimentato questa nuova versione che mi pare buonissima, ma bando alle ciance andiamo direttamente alla ricetta!

Gnocchi alla marinara

Ingredienti per 4 persone 

-patate di alava 600g
-farina di grano 180g
-sale
-noce moscata 

sugo alla marinara:
- 400g calamari 
-500g vongole 
-1 spicchio di aglio 
-1 ciuffo abbondante di prezzemolo
-5 cucchiai di salsa di pomodoro
-sale
-olio evo


Va detto che le patate sono il nocciolo della questione gnocchi....devono essere vecchie e soprattutto avere un sapore ....altrimenti lo gnocco nn sa di niente diciamocelo chiaramente!Io ho utilizzato le patate di alava che qui in biskaya vanno per la maggiore, essendo la regione di Alava qui accanto!
Ho messo a lessare per circa 30/40 minuti le patate con la buccia e poi le ho passate nello schiacciapatate, che per me e' un oggetto indispensabile al momento di fare gli gnocchi, in quanto fa passare la pasta delle patata e trattiene invece la buccia!!! 
Nobel a chi ha inventato lo schiacciapatate senza alcun dubbio :-)))
Il tutto viene raccolto in una ciotola capiente dove si aggiunge la farina, il sale e la noce moscata e si mescola con le mani evitando di ustionarsi perché va lavorato con la patata ancora caldina.
Si formano vari tubicini e si tagliano con un coltello per poi passarli ciascuno su una forchetta infarinata per dargli la tipica rigatura che li contraddistingue!Si dispongono su un vassoio e si cospargono leggermente di farina, in attesa di essere cotti....


A questo punto si prepara il sugo:

In una padella capiente con circa 3/4 cucchiai di olio si mette aglio e prezzemolo precedentemente tritati a fuoco medio. Successivamente  si aggiungono i calamari tagliati a striscioline con anche i loro tentacoli (il tutto precedentemente pulito e lavato).Si cuoce il tutto a fuoco vivo per 5/10 minuti, dipende molto dalle dimensioni dei calamari , io in questo caso avevo dei calamaretti medio piccoli che cuociono in pochissimo!! Si aggiungono i cucchiai di salsa e dopo 5 minuti si spinge. 
Nel mentre in una casseruola si dispongono le vongole con uno spicchio di aglio intero e un rametto di prezzemolo, si copre e si lascia cuocere a fuoco vivo fino all'apertura delle vongole....a questo punto si aggiungono le vongole al sugo. Si mette l'acqua a bollire in una bella pentola capiente e quando bolle si sala e si buttano pochi per volta gli gnocchi...che in pochissimi minuti verranno a galla e saranno pronti per essere raccolti con la schiumaiola e messi nel sughero!!Si mescolano delicatamente gli gnocchi e si servono 



domenica 26 giugno 2016

La pizza alla siciliana

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Eh eh nn avrete mica pensato che mi fermassi alla pizza in teglia vero? La pizza al piatto la faccio da  tempo utilizzando la pietra refrattaria( tutti i dettagli li trovate qui;-))e per la sfida nº58 dell'MTC di questo mese lanciataci dalla ormai mitica Antonietta del blog La trappola Golosa, ho voluto trarre ispirazione dal ristorante pizzeria difronte a casa mia a Firenze, Toscania che prepara in maniera per me stupenda la pizza alla salernitana, che nn è uguale alla napoletana...La mia preferita è la siciliana con le melanzane fritte.... 'na meraviglia!!! Se nn la conoscete correte subito a provarla !!!!
E allora via alle danze pizzaiole!!!!

Pizza al piatto 
(Ingredienti e metodo dal blog di Antonietta)

Idratazione 55%
Ingredienti:
-450 g di farina Molino de Cerecinos tipo 1
-250 ml di acqua
-12 g di sale
-1 g di lievito di birra                        L'ho sostituito con 40 g di pasta madre 


Misurare l’acqua, versarla in una ciotola, prelevarne una piccola quantità in due tazzine differenti: in una sciogliere il sale, nell’altra la pasta madre.
Versare il contenuto con la pasta madre nella ciotola con l’acqua e iniziare ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano all’acqua, poi finita la farina aggiungere il sale sciolto in acqua, continuare ad amalgamare  fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa 5/6 minuti.
Ribaltare sul piano da lavoro e lavorare 20 minuti. Non sottovalutare questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.


Piegare e schiacciare ripetutamente, poi all’avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.
A questo punto riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprire con pellicola e lasciar lievitare per 4 ore, visto che i tempi per la pasta madre sono molto più lunghi.

Procedere alla staglio a mano.  Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da un peso compreso tra i 180 e 250 g che corrispondono a tre panetti da 30 cm circa di diametro o quattro panetti da 22 cm circa di diametro.
Riporli su un telo non infarinato, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, e lasciar quindi lievitare per altre 6 ore a una temperatura di 25°C (come previsto dal disciplinare).

Durante questo tempo si prepara la salsa di pomodoro e le melanzane:
-1 spicchio aglio
-1 barattolo pomodori triturati 
-olio evo
-Sale
-1 melanzana piccola bio
-Origano secco/basilico fresco
-mozzarella fior di latte

Per la salsa di pomodoro consiglio se l'abbiamo in casa una buona pomarola casalinga altrimenti si fa ritirare bene un barattolo da 250  di pomodori triturati con un filo di olio e 1 spicchio di aglio e se vogliamo origano o del basilico fresco.

Poi prendiamo una melanzana non tanto grande e la tagliamo in cubetti di circa 1,5 cm e le facciamo saltare in 4/5 cucchiai di olio, i primi 10 minuti a fuoco vivo poi si abbassa il fuoco e si copre per altri 10 minuti e si sala.

Riscaldare il forno alla massima temperatura con la pietra refrattaria posizionata sotto il grill  senza mai aprire lo sportello. 
Una volta che i panetti sono lievitati stenderne uno alla volta su un ripiano, stavolta va bene anche il legno, spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello ma allargandolo con le mani, dal centro verso il bordo e poi, come fanno i pizzaioli veri, facendolo debordare roteandolo, in modo che avvenga un’estensione più delicata.

Mettere la pasta della pizza così pronta sulla pala infarinata ben bene.
Condire prima con la salsa di pomodoro, poi aggiungere la mozzarella e infine le melanzane a tocchetti infornare direttamente con la pala sulla pietra refrattaria e far cuocere 5 minuti esatti. Poi estrarre sempre con la pala e magnare !!!


giovedì 23 giugno 2016

La pissaladiere un po' pizza un po' focaccia



Per me la pizza è uno di quei piatti della cucina italiana che nn mi stanco mai di mangiare e soprattutto di preparare, perché ho una passione incredibile per i lievitati e mi piace proprio mettere le mani in pasta......poi da quando ho scoperto la pasta madre tutto è cambiato!!! Inutile dire che il sapore di una pizza con la pasta madre è ineguagliabile ....lo sa bene Antonietta che ha come me questa passione irrefrenabile!!E non smetterò mai di ringraziarla per offrirci là possibilità, questo mese con la sfida dell'mtc, di scoprire i segreti della pizza, grazie al suo splendido blog La trappola golosa....
Ho deciso di fare la pissaladière tipica ricetta del sud della Francia, per essere precisi di Nizza, che mi piace ttanto, che nn avevo mai fatto, ma apprezzato assai fatta da mia suocera. Io ho voluto copiarla seguendo la ricetta che lei prende da uno splendido best seller di cucina  I grandi piatti del mondo del Carrier. 

Pizza con lievito madre con prefermento 
Qui di seguito ingredienti e metodo di Antonietta Golino che ho voluto seguire attentamente, per es nn ho aggiunto lo zucchero che invece io normalmente metto!

Maturazione in frigo, lievitazione in teglia
Idratazione 70%
Consistenza: esterno croccante, interno morbido
per 2 teglie quadrate da 25x25
Ingredienti
450 g di farina io metà farro+metà farina tipo 1
320 ml di acqua
130 g di lievito madre
15 g di sale

Ingredienti per condimento da I grandi piatti del mondo di Robert Carrier:
-6 pomodori pelati
-2 cipolle tagliate a rondelle fini
-6/8 acciughe del Cantabrico sott'olio
-0live kalamata denocciolate 
-origano 
-parmigiano grattugiato




Primo giorno
Sciogliere con un frullino il lievito madre con 130 ml di acqua, aggiungere 130 g di farina, incorporare velocemente e lasciar riposare per 2 ore.
Setacciare il resto della farina, trasferirla in ciotola, fare la fontana, aggiungere il lievito madre,il resto dell’acqua e il sale sulla farina, verso il bordo della ciotola.
Iniziare a incorporare man mano,  intridendo con le dita e poi una volta terminato ribaltare sul piano da lavoro e impastare per una decina di minuti, sbattendo e piegando più volte,strech and fold .
Fare una palla, trasferirla in ciotola, coprire con pellicola e mettere subito in frigo. Lasciar maturare 8/10 o come vi dicevo prima anche più ore.

Secondo giorno
Perche Io ho fatto lievitare 24 ore!
Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2/4 ore (comunque come sappiamo la lievitazione dipende dalla temperatura esterna) fino a quando l’impasto risulti gonfio. Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con le mani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo, infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci e trasferire in una teglia oliata.
Nel mentre si mettono i pomodori pelati, io ho trovato al Corte Inglés, in una padella con 2 cucchiai di  olio, si spezzettano con un mestolo di legno e si fa asciugare la salsa in modo da renderla più asciutta, per evitare che bagno troppo la pasta della pizza!ci aggiungiamo una bella manciata di origano.

In un'altra teglia con un filo di olio o un poco di burro si mettono le cipolle affettate ad imbiondire a fuoco medio-basso, per circa 15/20 minuti.

Lasciare lievitare altre 2 ore!

Condire la pizza in questo modo:
-Primo strato di parmigiano
-Secondo strato di cipolle
-Terzo strato di salsa di pomodoro 
Per finire si decora con le acciughe andando a creare un reticolato con le olive agli angoli  dei rombi.

Nel frattempo si accende il forno al massimo, poi si inforna nel ripiano medio e si  cuoce per 20 minuti circa. 
Controllare la cottura: se sotto si presenta bianca, abbassare il ripiano, viceversa alzarlo.Il risultato è stato strepitoso come si vede dalle foto ....peccato aver scelto una teglia troppo piccola perché alla fine la mia pissaladiere è più focaccia che pizza!!! 



sabato 21 maggio 2016

Cheesecake all'italiana!!




Il cheesecake è il tipico dolce anni 80 per me....mi riporta all'estate di tanti anni fa in particolare quando uscivamo a cena con i miei al mare, e andavamo al ristorante, noi quattro mamma, babbo, io e mio fratello. Io inesorabilmente concludevo sempre con  una fetta di cheesecake con salsina ai frutti di bosco!diciamo che era il mio dolce preferito.Mi piaceva in particolare quello bassino, chiaramente nn cotto ma crudo, perché il cheesecake cotto venne più avanti.
Avevo la curiosità di provare un cheese cake salato proprio perche mai fatto prima....e allora ho voluto cercare di renderlo più nazional popolare possibile, come? Facendo la base con il pane carasau, nel ripieno salsa di pomodoro con lo stracchino di bufala e la ricotta di pecora e dulcis in fundo il topping con il pesto alla genovese!!E' venuto buonissimo 



Per 4 mono porzioni
140g Pane carasau 
75g Burro 
1 cucchiaio di Origano  

50g stracchino di bufala
100g ricotta misto pecora/mucca
3 cucchiai Salsa di pomodoro
5g colla di pesce
30ml latte

Topping
50g Pesto
30g Acqua
10g Colla di pesce


1)Base
Prima di tutto bisogna tritare il pane e poi lo mescoliamo con il burro fuso in modo che si amalgamino bene, aggiungiamo origano e poi nelle teglie con cerniera, ben foderata  con carta forno si adagia la base premendo in modo che si compatti il composto e si livella con aiuto di un cucchiaio.Si trasferisce in frigo per una notte perché si compatti meglio.

2)ripieno 
Si frullano bene la ricotta e lo stracchino e poi si aggiunge la salsa di pomodoro, *nel mentre si ammolla in acqua fredda la gelatina per 5/10 minuti. Si riscalda il latte e vi si trasferisce la colla di pesce strizzata e si gira continuamente per far sì che la colla di pesce si sciolga bene*. Successivamente si aggiunge il tutto nella crema di formaggi e si versa sulla base preparata precedentemente.Si trasferisce in frigo per 1 ora. 

3)Topping
Prendiamo il pesto, la ricetta che seguo è qui, lo mescolate con  colla di pesce sciolta in acqua ben calda(qui si ripete il procedimento come sopra*) e si stende sopra il ripieno. Si trasferisce in frigo per 2/3 ore per essere sicuri che si addensi senza problemi!si decora con pomodorini tagliati sottili e un bel ciuffo di basilico.
E il gioco è fatto!!

lunedì 25 aprile 2016

Occhi d'angelo




Ebbene si dice che ognuno di noi abbia un angelo custode, e questo ce lo raccontavano fin da piccoli....a me  ha sempre affascinato pensare che ci fosse qualcuno pronto a proteggerci in qualsiasi momento,e in qualsiasi luogo, una figura invisibile ma presente.

E allora per rimanere in tema perché non provare una ricetta di biscotti occhi d'angelo, trovata in un piccolo ricettario, di biscotti tedeschi regalato a mia mamma, da una cara amica tedesca, per l'appunto! 
Sì perché questo mese i vincitori dell'MTC Dani e Juri di Acqua e Menta, ci lanciano nella sfida dei biscotti dopo una spiegazione esaurientissima riguardo l'utilizzo di pasta frolla classica, sable', sable' montata e all'olio d'oliva. Io devo dire che sono sempre stata una grande golosa di biscotti, quindi pronta in qualsiasi momento a magnarli  ma nn li ho mai preparati lo confesso....

 Mi sono cimentata con la sable' come prima prova e non sono rimasta delusa anche se i miei occhi d'angelo si sono un poco spatasciati.....durante la cottura.



Occhi d'angelo di Frolla sable'

-100g burro
-50g zucchero a velo
-2 tuorli d'uovo
-150g farina debole
-50g farina di mandorle 
-Pizzico di sale 
-Scorza grattugiata di 1 limone bio
-gelatina di frutto della passione 

Mescolare, a mano o in planetaria con la foglia il burro, il sale  e scorza grattugiata. Unire lo zucchero e sabbiare il tutto. Aggiungere farine e poi le uova e lavorare il tutto fino a completo assorbimento.

Massari consiglia di conservare la massa in frigorifero per 10-12 ore per stabilizzarla prima dell’utilizzo.E così ho fatto!Ho formato dei tronchetti, li ho avvolti con la pellicola e conservati in frigo. 
Al momento in cui decidiamo di preparare i biscotti, accendiamo il forno a 180°C e partiamo con
la formazione: si tagliano i tronchetti  a fette di 1 cm e si formano delle palline che mettiamo sulla leccarda e poi su ciascuna formiamo  un incavo con l'aiuto di un dito. Successivamente disponiamo in ciascun incavo un cucchiaino di gelatina e poi inforniamo il tutto con il forno già a temperatura per circa 10 minuti. Si sfornano i biscotti e si lasciano raffreddare su una griglia.

Con questa ricetta partecipo alla sfida nº56 dell'MTC


giovedì 31 marzo 2016

Il nuovo libro dell'MTC


Ed eccoci ancora una volta in poco tempo ad offrire un nuovo libro dell MTC, questa volta di torte salate con più di 100 ricette.....
Dopo i paté, le insalate, i lievitati dolci.....

Un libro allegro e divertente, grazie all' infografica della mitica Mai Esteve, ma soprattutto pratico con tantissime torte per tutti i gusti veramente! Tra queste c'è anche la mia con la quale ho partecipato alla sfida nº46 dell'MTC, la torta provenzale!!!

Un grazie speciale alla nostra todopoderosa Alessandra Gennaro e alla sua generosità, grazie alla quale è stato possibile realizzare questo libro.

Come già per i libri precedenti, anche questa volta una percentuale del ricavato delle vendite andrà alla fondazione Piazza dei Mestieri, per  borse di studio che aiutino la formazione di ragazzi in difficoltà.

Da oggi in edicola nelle librerie ed allora cosa aspettate correte a comprarlo!
Inoltre vi comunico che  inizia il tour per la presentazione del libro in tutta Italia, e l' 8 aprile si ferma a Firenze dove ci sarò anche io !!!

giovedì 25 febbraio 2016

Black or not black


Questo mese avevo l'ispirazione...con l' ingrediente magico il miele messoci a disposizione dai vincitori dellMTC di gennaio Eleonora e Michael!!! E allora mi sono voluta buttare su un piatto mai fatto prima il black cod, seguendo una ricetta di James Oliver dal libro Jamie's Comfort Food.
Ho scoperto che questo piatto proviene dalla cucina dello chef giapponese  Nobu Matsuhisa. E allora questo mese siamo proprio a sperimentare a palla e a scoprire nuovi sapori grazie all'MTC!!!

Il merluzzo che ho usato devo dire che di black c'ha poco ma e' il tipico merluzzo fresco dei mari del Nord (atlantico) che si trova solo in questa stagione nei mercati bilbaini ....e allora ne ho approfittato!una vera delicatezza....

Il miele di limone che ho usato e' stato messo nella marinata e gli ha conferito una dolcezza incredibile....
Devo dire che durante la cottura ho provato quasi un pentimento perché in casa aleggiava un odore tra l'aringa affumica e qualcosa di molto peggio ....quindi l'idea di assaggiare questo piatto dopo poco  mi stava mettendo a dura prova..... Invece è stata una sorpresa incredibile perché il pesce era morbidissimo e di un sapore molto ma molto delicato!!! insomma niente a che vedere con l'odore che poi è svanito.

E allora diamo il via alle danze culinarie ;-)

Black Code 
Ingredienti per 3/4 persone 

4 cucchiai da minestra di miele di limone
3 cucchiai da minestra di pasta di Miso
1 cucchiaio da minestra di aceto di riso
3 cucchiai di salsa di soia a basso cont. di sale
2 cucchiai da m. di Sakè 
500/600 g di  filetto di merluzzo fresco
Olio evo 

1 Rapa bianca
1 Patata
Alcuni Pomodorini cherry
scorza grattata di 1 limone bio

Il procedimento è piuttosto semplice: si mette sul fuoco in una padella il miele con la pasta di miso e un paio di cucchiai di acqua e si fa bollire mescolando con un cucchiaio di legno per 4 minuti.Si spegne e si aggiungono la soia, il sakè e l'aceto di riso e si mescola bene.Quando questa marinata si sarà intiepidita se ne mette metà  in un sacchetto di plastica  capiente, che possa contenere anche  il pesce. Si chiude il sacchetto che rimarrà così a marinare tutta la notte o anche di più in frigo. L'altra metà della marinata in frigo anche lei ! Io poi ho ripreso il merluzzo la sera del giorno dopo alle 19! In una padella che poi possa andare in forno si mette la metà della marinata e su fuoco vivo quando bolle diciamo, si aggiunge Il bel merluzzino  a pancia in giù, cioè con la pelle in alto.si lascia gorgogliare per 4/5 minuti e poi si trasferisce in forno a 240°C per altri 5 minuti....
Non vi dico l'odore che c'era in cucina ......
Dopo 5 minuti si toglie il pesce dal forno e ci si fa il segno della croce sperando che nn si sia attaccato nulla....e in effetti il merluzzo è solo nero ma per niente attaccato!!!
Si impiatta con delle  chips di rape, patate e dei pomodorini a decorare.Si spolvera con la scorza grattugiata di 1 limone bio e un cucchiaino di olio evo.

La rapa e la patate sono state tagliate in rondelle finissime e messe in forno a 200°C per 20 minuti le rape e 40 le patate cosparse di olio evo e sale.
E con questo piatto si fa un po' il giro del mondo partendo da Bilbao, passando per il Giappone con l'ispirazione di Jamie Oliver dall'Inghilterra......

venerdì 12 febbraio 2016

Cenci dell'Artusi


Version en español mas abajo

I cenci dell'Artusi

Premetto che non sono  a dieta ( ho questa fortuna...... ;-)) e il fritto mi piace mangiarlo ma farlo mi fa una fatica enorme... questa volta pero' ho voluto provare e devo dire...... che sono venuti dei cenci buonissimi davvero!!! Questi poi sono del mitico Artusi ricetta n°595!!!!

E allora voilà:

240g farina
2 uova intere
20g di burro
1 cucchiaio di rum/vinsanto/acquavite
20 g zucchero a velo
1 lt olio da friggere
Sale una presa 

Preparare l'impasto mescolando la farina setacciata con il burro a pezzettini, le uova e il vino liquoroso che preferite. Lavorare bene per circa 10 minuti fino ad ottenere un impasto sodo e liscio.Lasciarlo riposare circa mezz'ora in un canovaccio infarinato, e poi stenderlo con un mattarello fino a raggiungere uno spessore molto sottile circa 2 mm. A questo punto si fanno strisce irregolari e come dice l'Artusi "fate in codeste strisce qualche incisione per ripiegarle o intrecciarle o accartocciarle onde vadano in padella con forme bizzarre". Buttarle nell olio bollente e abbandonate perché devono galleggiare e friggerle per pochissimi minuti. Scolarle e farle asciugare su carta assorbente.
Quando si saranno freddate cospargerle di zucchero a velo! 

Un grazie a Maria che me li ha fatti tante volte e mi diceva di provarli a fare ma io col fritto ho sempre un po' di dubbi penso di impuzzare   tutta la casa, o che non riesco a trovare il punto di cottura giusto dell'olio.....invece sono, devo confessarlo facili e veloci e poi molto buoni!!!insomma sono da rifareeee veramente un bel piatto divertente

Cenci  del Artusi

Los cenci son un postre típico de Carnaval y tienen nombres distintos segundo la region que elijamos..... Estos en particular me encantan porque son ligeros y súper rápidos. Tengo que agradecer María que me les hizo probar y a ella les salen riquísimos .....y ahora toca a mí!

240g harina de trigo
20g mantequilla
20g azúcar glasé 
2 huevos 
1 cucharada ron/ moscatel en Italia el vinosanto 
1 pizca de sal

Amasar  bien por lo menos 10 minutos  harina,huevos, sal, azúcar,alcohol  y mantequilla en trocitos finos. Formar una masa lisa y compacta y dejarla reposar por media hora envuelta en un trapo enharinado. Después del descanso tirar la hoja con el rodillo clásico hasta obtener una hoja  muy fina alrededor de 2 mm.., y ahora cortar con un cuchillo en tiras de tamaño variable y poner a freír en abundante aceite...Es esencial que los cenci floten.
El tiempo de freír es muy rápido, el importante es freír pocas tiras a la vez. Poner los cenci sobre papel absorbente y enseguida en una fuente.Cuando serán fríos  espolvorear con azúcar glasé. 

venerdì 5 febbraio 2016

Una giornata particolare


Hace unas semanas nos dejó Ettore Scola uno de lo grandes directores de cine del siglo pasado. Quiero homenajearlo con una película suya que me encantó y que nunca había visto "Una giornata particolare". Esta  peli me llamó mucho la atención porque es muy actual, aunque fuera rodada en el 1977. Merece la pena verla también para no perderse una de las parejas cinematográficas mas hermosa de aquel entonces Sophia Loren y Marcello Mastroianni!!




Cous cous a la siciliana 

 -1 vaso cous cous integral (250/300g alrededor)
 -1 vaso y medio agua caliente 
 -1 diente de ajo
 -Perejil picado
 -Sal 
 -Un buen ramo de hinojo salvaje
 -Trocitos de cáscaras de limón ecológico 
 -80/100g  pasas
 -20 anchoas frescas limpias
 -aceite de oliva extra virgen 

Antes de todo ponemos ---> pasas a remojo en agua templada por 15 minutos.
                                          ---> cous cous en un bol con agua caliente y sal y un par de cucharadas 
                                             de aceite, por media hora

En una sartén a fuego vivo se pone 2 cucharada de aceite extra virgen de oliva, el ajo y el perejil picados, enseguida se añade las anchoas y el hinojo limpiado y picado también. Por fin se verte las pasas y se deja cocer por 10 minutos sin más. Se apaga el fuego y se añade el cous cous y se mezcla bien. No olvidar de verter unos trocitos de cáscaras de limón para darle un olor a cítricos.

Se deja reposar unas horas por esto aconsejo prepararlo de antelación, así coge un buen sabor.

 Es un plato que he modificado yo porque el original sería pasta con boquerones, pasas y piñones típica de Sicilia. Pero como un amigo  Leonardo en Florencia, non preparó este mismo plato y me pareció sorprendente quise repetirlo!!No quiero olvidar de deciros que el hinojo llega directamente de unas plantitas cerca del puerto viejo de Algorta detrás mi casa!!




lunedì 25 gennaio 2016

crema di ceci e un sorriso




A volte ritornano....
beh in effetti quest'anno ricomincio un po' svogliata per vari motivi che nn sto qui ad elencare per nn tediare i pochi(ma buoni...)che mi seguono.

Comunque ci sono, soprattutto perché questo mese si rincomincia con l'MTC grazie alla sfida lanciata dalla Vitto nel suo blog  con il minestrone a cui nn volevo mancare...

Avevo visto questa ricetta che propongo oggi, su una cucina italiana di qualche anno fa ed ero rimasta colpita sia dalla ricetta che dal cuoco uno chef di origine cingalese con uno splendido sorriso...
e allora spero che questa ricetta oltre a piacervi perché e buonissima vi faccia anche sorridere perché un sorriso soprattutto a tavola nn deve mai mancare!

Sorriso che in questi ultimi giorni e' apparso sulla mia faccia per alcune giornate primaverili che la stagione invernale ci ha regalato. Ebbene si temperature di 20 gradi con rose e buganvillee in fiore....robe da matti
Insomma godetevi  la ricetta e buon appetito

Crema di ceci orientale

300 g di Ceci secchi
90g carota tritata
90g sedano tritato
90g cipolla tritata
1 spicchio aglio
1 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di paprica dolce
2/3  bacche coriandolo da schiacciare e usare i semini 
Timo
Olio evo
Sale e pepe
Dadini di pane arrostiti

Gli ingredienti li vedete anche qui sotto nella foto


Si comincia il giorno prima mettendo in ammollo in abbondante acqua i ceci tutta la notte.
Il giorno seguente si tritano carota, sedano e cipolla e aglio e si mettono a soffriggere con i ceci in una casseruola. I ceci vanno fatti tostare e se si attaccano un poco nn importa. Dopo 5/10 minuti si aggiunge le spezie e abbondante acqua circa 1/1,5 lt e si sala e si lascia cuocere fino a cottura dei ceci. Volendo si può aggiungere acqua anche poco alla volta come in un risotto. 
Quando i ceci  sono cotti si passano nel mixer per ottenere una crema e intanto si tagliano alcune fette di pane a dadini, si fanno saltare in una padella con un trito di timo e 2 cucchiai di olio. 
Si serve ben calda la crema cosparsa con i dadini di pane. 

Io ho usato il pane di mia produzione che se mi avanza taglio a fette e surgelo, in questo caso appunto le fette ancora congelate le ho messe direttamente in forno  invece che in padella.
Ah non volevo dimenticare di fare a tutti Buon 2016 !!!

L’anno nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
Gianni Rodari